Parti con me per la Silicon Valley?

Voglio introdurti ad un concetto che personalmente ha cambiato il mio modo di vedere il mercato e probabilmente anche la mia stessa vita.

È una lettura di 3 minuti che può esserti d’ispirazione.

Siamo pronti?

Bene, cominciamo…

Elon Musk, Steve Jobs, Susan Wojcicki, Larry Page, Peter Thiel, Paul Graham, Mark Zuckerberg, Jack Dorsey, Reid Hoffman, Marc Andreessen.

Ti dicono qualcosa? Immagino di sì.

Sono i nomi dei 10 imprenditori più famosi della Silicon Valley.

Non solo…

Assieme a Jeff Bezos (Amazon), Richard Brunanson (Gruppo Virgin), Bill Gates (Microsoft) e Jack Ma (Alibaba) sono gli imprenditori più conosciuti al mondo.

Eppure…

Eppure cosa?

Eppure la maggior parte di questi imprenditori non avrebbe fatto ciò che ha fatto senza un ingrendiente fondamentale.

Quale?

Semplice: la Silicon Valley stessa.

Pensaci attentamente…

La Silicon Valley è l’ingrediente fondamentale della ricetta capitalista del mercato tecnologico.

La Silicon Valley è l’acceleratore, l’incubatore e l’ecosistema di crescita fondamentale senza il quale non esisterebbe il mondo tecnologico per come lo conosciamo oggi.

Se immaginassimo il mercato di oggi come un sistema solare allora la Silicon Valley ne sarebbe il sole, con una sua (enorme) forza gravitazionale.

Chi gravita più vicino al sole beneficia della sua forza, chi invece ne rimane lontano ne è sprovvisto.

Forse già ne sei consapevole, ma lo stesso accade nel mercato, ogni singolo giorno…

… Come se ci fossero dei nuclei di potere con una loro forza gravitazionale vicino al quale le cose sembrano essere più facili.

Quando ad esempio parliamo di qualcuno e diciamo “eh ma lui era raccomandato” o “è stato fortunato perché conosceva xxxx…” o che “la sua fortuna è che ha ottenuto un finanziamente”, (etc…) significa che quella persona si trovava vicino ad un nucleo o ad un centro di potere.

Insomma potremmo dire che, nel nucleo, il successo appare come una cosa semplice.

Ma quali sono esempi di questi nuclei? Davvero mi tocca andare fino in Silicon Valley?

Ecco alcuni esempi:

  • Le Community conosciute del proprio mercato
  • Gli eventi di settore a cui partecipano molti colleghi
  • Club o associazioni professionali ad abbonamento
  • Gruppi sociali e amicizie incentivate da obiettivi condivisi

Le Silicon Valley sono molte, magari più piccole ma comunque efficaci. Ogni paese e ogni mercato ha le sue.

Oggi la Silicon Valley è in USA, domani potrebbe essere in Cina.

Quel che conta è cercare la propria SIlicon Valley e prenderne parte.

Ecco, io da ragazzino questa cosa non l’avevo capita, ma proprio per niente.

Ero la tipica persona che alle feste se ne stava in disparte, ad osservare gli altri senza prendere parte ai giochi che si svolgono.

Lo stesso errore lo feci nuovamente all’inizio della mia carriera professionale.

Ero uno smanettatore che passava le notti al computer, da solo, ai margini di ciò che accadeva nel mercato digitale.

Non prendevo parte a nessuna community, non curavo le mie relazioni e credevo che avrei potuto fare tutto da solo.

Le cose cambiarono quando lessi per la prima volta lo studio di Mark Granovetter intitolato “The Strength of Weak Ties” (il potere delle relazioni deboli).

Questo articolo è diventato uno dei più citati nella sociologia contemporanea, in quanto introduce il concetto innovativo che i legami sociali deboli possono avere un’importanza maggiore rispetto ai legami forti.

Legami forti = parenti ed amici stretti.

Legami deboli = persone che si conoscono poco, o da poco.

Questa teoria è basata sull’idea che le persone alle quali siamo strettamente legati tendono a muoversi negli nostri stessi circoli sociali e, di conseguenza, hanno accesso alle stesse nostre informazioni.

Certo, ci fanno star bene, ma non ci fanno crescere.

Al contrario, le persone con le quali abbiamo legami deboli sono più propense a muoversi in cerchie sociali differenti dalle nostre e quindi hanno accesso a informazioni diverse e nuove.

In 2 parole? Nuove opportunità.

Quell’articolo mi cambiò drasticamente.

Era il 2013 e cominciai a pensare a quante persone interessanti avrei potuto conoscere vivendo per qualche mese nella Silicon Valley e impegnandomi ad uscire tutte le sere.

Alla fine non andai in Silicon Valley, ma la mia vita subì una rivoluzione.

Cominciai a commentare i post altrui (sembra una str*ata, ma per me era una novità).

Scrissi ad Andrea Giuliodori di efficacemente(.com) per chiedergli di prendere un caffè assieme anche se non lo conoscevo. E da quel caffè naque il mastermind che nel 2018 mi portò a fatturare il mio primo milione.

Poi comprai i biglietti di tutti gli eventi di marketing che trovai. Nel giro di pochi mesi fui catapultato da Bangkok a Las Vegas, da Londra a Berlino.

Qui il mio badge all’Affiliate Summit di Las Vegas:

Fu a Las Vegas che mi trovai sul rooftop del Palms, dove conobbi Lorenzo Green, il fondatore di Affiliate World, STM e Ad World.

Preso dall’ispirazione io e Luca organizzammo il Marketers World in Italia e, grazie a quell’evento, il nostro portfolio di contatti e relazioni aumentò a dismisura.

Avevamo creato una community. Avevamo creato la nostra piccola Silicon Valley.

Ecco… Un tempo pensavo che la forza di volontà mi avrebbe portato ovunque avrei desiderato.

Oggi lo penso ancora, ma penso anche che la forza di volontà conti davvero poco senza la risorsa più importante del mercato…

Quale?

Semplice: le relazioni.

Non esisterebbe alcuna Silicon Valley senza la forza gravitazionale delle sue relazioni.

È un paradosso, ma sono proprio le relazioni deboli a creare la forza che risiede nel nucleo.

Non importa se lavori in ufficio o da casa, chiudi il tuo computer ed esci a caccia di relazioni deboli.

Un abbraccio,

Dario.